India

PICT0853Confesso che l'India e' stato forse il viaggio più sognato ma stranamente sempre rinviato. le scuse per non partire erano mille, dal semplice "non ho soldi" alle scuse piu' esistenziali "Non sono ancora pronto" o "inutile andarci da turista, se si va in india e' per diventare santoni altrimenti è meglio stare a casa" e in effetti anche questa volta l'india non era certo in programma,
volevamo andare in America, mi ero anche già comprato la guida della Lonely Planet.
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poi un bel giorno di luglio salta fuori che devo andare una settimana per lavoro a Bangalore, telefono subito a Maura "devo andare in india, che facciamo? approfittiamo e facciamo la vacanza li?" la settimana dopo avevamo già due biglietti aerei. uno per Bangalore e l'altro una settimana piu' tardi per Nuova Delhi
Scuola a joipur
Quando poi e' stato il momento di decidere il percorso mi sono accorto che dell'India tanto sognata non sapevo proprio nulla, il tempo per pianificare il viaggio era poco e non ho potuto fare altro che seguire il consiglio di un collega indiano "se arrivi a Delhi, ti conviene andare nel Rajasthan". Solo sul posto ho scoperto che esiste un deserto anche in india a 400m sopra il livello del mare. che non si riesce ad andare nel Ladakh senza prenotare mesi prima e che soprattutto non puoi tornare senza aver visto il Gange.



Diario di viaggio.


Come previsto ci troviamo in aeroporto a Nuova Delhi prendiamo un taxi e ci facciamo portare in un hotel che avevo prenotato in internet, il giorno dopo cominciamo a cercare qualche cosa per organizzare il viaggio, E' domenica a Nuova Delhi è tutto chiuso, proviamo a andare in stazione ma ci rendiamo subito conto che non è facile muoversi in treno da soli, la stazione e' molto simile a un girone infernale, sporcizia, mucche, bambini e anziani, una miriade di persone che fa ogni genere di cose nell'enorme salone della stazione, uffici informazione e agenzie turistiche inesistenti o chiusi, cominciamo a renderci conto di essere in india. fortunatamente dopo una breve ricerca in una Delhi quasi deserta riusciamo a trovare un agenzia turistica.
La trattativa e' lunga e impegnativa, la nostra idea di raggiungere il Ladak sembra impraticabile, esiste solo una compagia aerea che copre quella regione, inoltre l'aeroporto di XXX e' uno dei piu' alti del mondo (300m) per poter atterrare in sicurezza gli aerei imbarcano la meta' delle persone, di conseguenza o si prenota mesi prima o si deve essere disposti a pagare una cifra esorbitante. a questo punto ci lasciamo convincere a prendere una macchina con autista e cominciamo a partire per il Rajastahan. durante il viaggio l'agenzia cerchera' di trovare un volo o un 4x4 per la gegione del Ladak.
La prima tappa e a XXX durante il viaggio troviamo anche il tempo di visitare un tempio dove si venerano i topi, camminare a piedi nudi cercando di non calpestare un topo scaro è un esperienza che solo in india si puo' provare. XXX e' una citta'
WORK IN PROGRESS (CONTINUA)

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